Vedi tutte le referenze ...

- GIOVEDì 09 MAGGIO 2013 RSS Feed

ACQUE MINERALI O DEL RUBINETTO?

by Direzione | lascia un commento

La certezza è unanime: l’acqua fa bene ed è l’unico alimento di cui l’uomo non può fare a meno. Quale bere, però, è spesso una domanda senza risposta: conviene affidarsi alla soluzione domestica o è meglio acquistare l’acqua minerale in bottiglia? Un responso che vada bene per tutti non c’è. L’acqua erogata dagli acquedotti può essere estremamente diversa anche in due zone della stessa città. Adesso che sono spuntate le “case dell’acqua”, poi, il ventaglio di scelte si è ampliato. Di sicuro non c’è motivo di accumulare in casa bottiglie di plastica, se non per questioni di gusto. 

L’acqua minerale rappresenta un business spesso ingiustificato. Nata con finalità terapeutiche, è regolamentata da una legge che prevede  “caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”. Per le acque potabili, queste due specificazioni non sono richieste. Confrontarle è un esercizio errato: come mettere sullo stesso piano un calice di vino e un bicchiere di birra.

 Quando la potabilità dell’acqua del rubinetto è garantita – dalla società erogatrice, ma anche dall’Asl o Arpa competente, c’è da stare tranquilli. Lo stesso discorso può essere esteso alle “case dell’acqua”, installazioni volute da quasi cinquecento Comuni in Italia (molto più al Nord che al Sud) per far crescere la fiducia dei cittadini nei confronti dell’acqua potabile. Quasi sempre gratuite (tranne in alcuni casi per l’erogazione dell’acqua frizzante: il cui costo non è superiore a cinque centesimi al litro), garantiscono un prodotto refrigerato e dalla durezza lievemente inferiore rispetto a quello erogato dal rubinetto. Ma non per questo qualitativamente superiore.

Questo è il responso di Altroconsumo che, nell’ultimo numero di TestSalute, ha messo a confronto l’acqua alla spina con quella di rubinetto. Risultato: non c’è motivo per preferire l’acqua delle casette a quella di casa, a meno che non si abbia un problema di tubature. Le società che garantiscono la distribuzione domestica, infatti, sono responsabili dei controlli dai pozzi fino ai contatori dei singoli palazzi. «I rubinetti erogano un’acqua che, stando ai parametri fissati dal decreto legislativo 31 del 2001, ha uno standard di qualità elevato – spiega Massimo Labra, docente di biologia vegetale all’università Bicocca di Milano -. Al palato può risultare più pesante e con un odore di cloro più persistente, ma nulla che faccia dubitare della sicurezza del prodotto». Problemi possono sorgere in alcune città in cui è stata inquinata la falda o negli stabili costruiti un secolo fa, in cui le condotte potrebbero aver rilasciato nel tempo il metallo di cui sono composte.

Se non per una questione di gusto, dunque, non c’è motivo di allontanarsi da casa per rifornirsi di acqua. Ciò nonostante, il primo bilancio di attività delle “case dell’acqua” è soddisfacente: secondo i dati riportati dal sito ufficiale, l’erogazione media di ciascun impianto è di circa 2.500 litri giornalieri, corrispondenti a un risparmio di circa 1.700 bottiglie di plastica da un litro e mezzo. Ma a chi è realmente utile questo servizio? Per gli amanti dell’acqua gasata e per chi trascorre in giro gran parte della giornata. 

Per tutti gli altri, invece, i vantaggi diminuiscono. Prendere apposta l’automobile per rifornirsi di bottiglie non conviene: né al portafogli né all’ambiente. Fare scorte è svantaggioso: l’acqua delle casette, come quella del rubinetto, va consumata al massimo entro tre giorni. «Quando conserviamo l’acqua, non sappiamo se i nostri contenitori sono sterili – prosegue Labra -. Le bottiglie andrebbero tenute al fresco e in un ambiente poco umido. Non è consigliato, pertanto, accumulare litri di acqua sui balconi». Tra i materiali dei contenitori utilizzati per lo stoccaggio, il primato spetta al vetro. Ma anche plastiche trasparenti e acciaio inox garantiscono buona affidabilità.

Fonte:www.ilfattoalimentare.it






News di lunedì 06 maggio 2013

Vedi tutte le news di lunedì 06 maggio 2013 in una pagina




Ultime News



Archivio News




Tutti i prodotti esposti su questo sito ed aventi la natura di dispositivi medici, dispositivi medico-diagnostici, presidi medico chirurgici, medicazioni per uso esterno, nonché tutti i contenuti del sito www.cosmesiebenessere.com (testi, immagini, foto, disegni, allegati, descrizioni e quant’altro) non hanno carattere né natura di pubblicità. Tutti i contenuti devono intendersi e sono di natura esclusivamente informativa e volti esclusivamente a portare a conoscenza dei clienti o dei potenziali clienti in fase di pre-acquisto i prodotti venduti da Farmacia Blasi Dott. Giuseppe attraverso la rete. Nessun contenuto delle pagine del sito deve essere inteso come materiale pubblicitario, teso ad influenzare in qualsivoglia maniera una decisione di acquisto.Tale indicazione è particolarmente valida per: Medicinali di automedicazione, Dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro, presidi medico-chirurgici.