Il pre-diabete e la ridotta tolleranza al glucosio
| Cosa sono lo stato di “pre-diabete” e la “ridotta tolleranza al glucosio”? Sono due condizioni intermedie tra diabete di tipo II e condizioni normali. Precisamente, nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio la glicemia a digiuno avrà un valore compreso tra 100 - 125 mg/dl, mentre dopo un pasto avrà un valore compreso tra 140 - 199 m/dl. Nei soggetti con pre-diabete la glicemia a digiuno sarà ≥ 126, dopo un pasto sarà ≥ 200. Tali valori glicemici sono estremamente importanti e indicativi di una condizione che sta evolvendo verso il diabete vero e proprio: infatti si stima che il 70% degli individui con ridotta tolleranza al glucosio e con pre-diabete svilupperà diabete. Cosa possiamo fare quindi in questi casi di intolleranza glucidica non ancora evoluta in diabete conclamato? Innanzitutto possiamo agire attraverso la modificazione dello stile di vita, cioè nel miglioramento dell’alimentazione ( e in questo può essere di aiuto un operatore sanitario specializzato in nutrizione) e nell’ abitudine ad una costante attività fisica. Oltre a questo, può essere molto utile una integrazione nutrizionale con una pianta alimentare come l’ Eugenia jambolana. L’estratto di questa pianta contiene i principi attivi jambosina e jambolina che hanno come azione quella di inibire la conversione dell’amido in zucchero: in tal modo a livello dell’organismo si ha una riduzione degli zuccheri nel sangue. Inoltre l’estratto di Eugenia jambolana permette una riparazione delle isole pancreatiche, le stimola a rilasciare insulina e ottimizza l’azione di quest’ultima sui tessuti. Un importante vantaggio di Eugenia j. è che non ci sono effetti collaterali e che non provoca ipoglicemia. Quindi, in conclusione, l’Eugenia j. rappresenta un valido supporto terapeutico negli individui con alterazioni del metabolismo glucidico.
News di lunedì 13 maggio 2013
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