Intolleranze alimentari: ecco i sintomi che indicano che potrest
| Spesso, quando stiamo male, non riusciamo immediatamente a risalire alla causa del nostro malore e attribuiamo i sintomi secondo criteri personali che ci riportano al nostro vissuto. Per natura, tendiamo anche spesso a semplificare o a non vedere concause o collegamenti sistemici, ed ecco perchè molto spesso non ci rendiamo conto di stare sviluppando un’intolleranza alimentare. ALCUNI SINTOMI CHE INDICANO L’INTOLLERANZA ALIMENTARE Questi sotto riportati sono sintomi e segni non specifici che, quando si presentano insieme, possono indicare la presenza di un’intolleranza alimentare:
Man mano che questi sintomi si intensificano o diminuiscono si può valutare la progressione o la regressione verso l’intolleranza. I TEST CLASSICI PER LA DIAGNOSI DI UN’INTOLLERANZA ALIMENTARE Abbiamo visto precedentemente quali sono i test convenzionali per diagnosticare un’allergia alimentare e di come molti di questi test non siano adatti a identificare, invece, un’intolleranza alimentare. Quelli che si possono effettuare sono comunemente il COLAP e il SAFT. Il COLAP viene effettuato come un Prick test, solo in colonscopia, applicando graffietti e sostanze allergeniche sulla mucosa interna del colon, che è particolarmente sensibile alle sostanze alimentari. Lo stesso principio viene applicato dal SAFT (skin application food test), che spesso viene denominato anche Atopy Patch Test. Vi sono poi i test fondamentali per questo tipo di diagnostica, che sono i cosiddetti test di provocazione. Si tratta delle diete di eliminazione e scatenamento e del DPBCFC (test di carico in doppio cieco). Con la dieta di eliminazione si “pulisce” l’organismo e poi si reintroducono progressivamente gli alimenti temporaneamente sospesi, secondo una certa logica, per verificare se si ripresentano i sintomi. Senza entrare troppo nel dettaglio sul funzionamento di questi test, il grosso limite di queste diete e di test alimentari è che la durata è eccessiva affinché il paziente possa eseguirla correttamente e in modo costante. In definitiva, questo modo di procedere può portare alla frustrazione il paziente, che già da solo arriva a intuire quali siano gli alimenti che provocano le sue reazioni. Vedremo prossimamente in che consistono i test non convenzionali per la diagnosi delle intolleranze alimentari. Fonte:www.saluteleonardo.it Tag:#alimentazione #intollerazne #dieta #esami #enerzona
News di sabato 14 settembre 2013
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