Colpo di Sole
| Il metodo più efficace a disposizione del corpo umano per dissipare il calore che lui stesso genera è la sudorazione: essa sottrae calore all'interno del corpo e lo porta sulla superficie cutanea. La perdita di acqua dovuta alla sudorazione, se non compensata, porta alla disidratazione dell'organismo, che oltre un certo limite non può più sostenere la sudorazione. A questo punto la vittima smette di sudare, e la temperatura corporea inizia a salire. Chi subisce un colpo di calore può perdere lucidità, spesso ha mal di testa e il suo stato può essere scambiato per una intossicazione. La disidratazione riduce la pressione sanguigna e può portare a confusione mentale o svenimento, soprattutto se la vittima si alza in piedi all'improvviso. La pelle diventa arrossata; visto che l'ipertermia si aggrava la pressione sanguigna cala e la vittima prova brividi e pelle d'oca, come nella febbre alta. Con l'aumentare della temperatura gli organi interni smettono di funzionare e sopraggiungono il coma e la morte. I bambini molto piccoli possono soffrire di convulsioni. La forte disidratazione che accompagna l'ipertermia da colpo di calore può provocare nausea e vomito; sono stati riportati casi di cecità temporanea. Primo soccorso Il colpo di calore è una condizione di emergenza che richiede l'intervento del pronto soccorso ospedaliero. Se questo non è possibile, la temperatura della vittima deve essere abbassata immediatamente. È necessario portarlo al fresco e al chiuso, o almeno all'ombra, e rimuovere i vestiti per permettere il raffreddamento passivo della pelle. Impacchi freddi alla testa, alla nuca, sul torso a all'inguine aiuteranno ulteriormente il raffreddamento. Il ghiaccio o l'acqua gelida potrebbero assorbire troppo calore e innescare un principio di ipotermia, quindi vanno usati solo in ospedale o se è possibile controllare costantemente la temperatura della vittima. L'immersione in una vasca di acqua fredda è un sistema comune di raffreddamento, se la vittima è ancora cosciente, ma richiede un controllo costante delle condizioni corporee. Molto importante è anche reidratare l'organismo, fornendo acqua da bere o bibite isotoniche commerciali; va evitata invece la somministrazione di alcool o caffeina. Se la vittima è incosciente, confusa o comunque incapace di bere normalmente è necessario somministrare liquidi per fleboclisi. Vanno evitati anche massaggi o frizioni con alcool, sempre per via della disidratazione che inducono. È necessario controllare la frequenza cardiaca e respiratoria, e praticare la rianimazione cardiopolmonare in caso di arresto cardiaco. PrevenzioneI colpi di calore si possono evitare seguendo alcune precauzioni dettate dal buonsenso per evitare il surriscaldamento e la disidratazione. Portare vestiti leggeri e ampi per facilitare la traspirazione, mettere cappelli di colori chiari e a tesa larga per tenere fresca la testa, evitare di fare lavori pesanti o esercizi fisici durante le ore più calde, evitare gli interni delle automobili e gli spazi ristretti. Chi lavora all'aperto deve ricordare che la forte umidità e la luce diretta del sole possono portare a una temperatura percepita di circa 10 °C superiore a quella indicata dal termometro. Altrettanto importante è tenere l'organismo bene idratato, bevendo molto per reintegrare i liquidi persi con la traspirazione. Non ci sono sintomi fisici particolari che indichino uno stato di disidratazione: la sensazione di sete non è un indicatore affidabile, soprattutto nelle persone anziane.L'acqua pura e semplice resta di gran lunga la scelta migliore.
News da venerdì 29 aprile 2011
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