Intolleranza al lattosio: spesso non serve eliminare il latte da
| L’intolleranza al lattosio è una sindrome molto comune, che insorge quando questo disaccaride presente nel latte e nei suoi derivati, non viene digerito. Nel duodeno il lattosio viene idrolizzato dall’enzima lattasi a glucosio e galattosio, i due zuccheri semplici che lo compongono. Nei casi di scarsa attività dell’enzima, il disaccaride viene fermentato dalla flora presente, provocando disturbi come diarrea, dolori e crampi addominali, gonfiore e flatulenza. Poiché i sintomi sono comuni ad altre intolleranze o allergie alimentari, la diagnosi più sicura si effettua con esami non invasivi, fra cui test genetici e il breath test (test del respiro), che misura appunto la quantità di idrogeno formatasi per la fermentazione del lattosio non digerito e quindi espirata.
Una forma secondaria di bassa attività dell’enzima lattasi può insorgere in seguito a infezioni intestinali, diarrea persistente, gastroenterite acuta, soprattutto nei bambini o essere un sintomo secondario, per esempio, di intolleranza al glutine o di morbo di Crohn. In questi casi l’intolleranza al lattosio è reversibile, una volta risolta o correttamente gestita la causa principale. Molto importante rimane la lettura delle etichette dei prodotti alimentari o dei medicinali, dove il lattosio può essere presente come ingrediente aggiunto (per esempio nel pane o nei suoi sostituti, nei cereali da colazione, nelle miscele per torte, nei biscotti, in zuppe pronte e condimenti). Tags:#lattosio #intolleranza #lattasi #glucosio #lattasi Fonte:www.farmacista33.it
News da martedì 10 settembre 2013
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