Un disturbo come la balbuzie
La balbuzie è un disturbo della comunicazione che colpisce il fluire dell'espressione verbale; è caratterizzata da blocchi a inizio parola, ripetizioni di sillabe, interruzioni e prolungamenti di suoni, che si definiscono nel loro insieme come "disfluenza". | Solitamente la balbuzie esordisce da bambini, tra i 3 e i 7 anni, ed è prevalente nei maschi. Nel 75% dei casi il disturbo scompare spontaneamente con nla crescita, mentre nel rimanente 25% si va incontro a cronicizzazione. La cronicizzazione prevede, oltre al permanere del difetto nella fluenza verbale, anche lo sviluppo di problemi psicologici come frustrazione, ansia, tensione, senso di inferiorità rispetto agli altri, alimentati dal confronto con nchi ha una fluenza verbale ottima e dalle diverse situazioni quotidiane in cui è necessario "parlare bene". Infatti per un balbuziente a volte non è facile nemmeno chiedere un caffè al bar o una pizza per via dei blocchi che nei casi npiù gravi possono durare anche molti secondi. Il balbuziente, dopo diversi insuccessi comunicativi, è portato a sviluppare numerose convinzioni negative che peggiorano ancora di più la situazione (è un circolo vizioso) ponendo numerosi limiti. Ad es., egli può pensare che sia meglio parlare il meno possibile così da evitare blocchi e può per questo apparire una persona timida. Alcuni balbuzienti spesso scelgono un lavoro dove non si deve parlare molto: in questo caso la balbuzie pone ostacoli addirittura sulle scelte professionali. Inoltre spesso i balbuzienti vengono derisi o vengono considerati inferiori per nil loro difetto in quanto ancora non c'è una giusta informazione riguardo questo problema. La balbuzie è correlata all'umore e allo stato psicologico di una persona: nei periodi in cui il balbuziente si sente bene dal punto di vista psichico, riesce na controllare bene la propria fluenza, mentre nei periodi più "neri", in cui si hanno preoccupazioni e ansie, allora la fluenza peggiora. Le cause della balbuzie sono ancora largamente sconosciute. Attualmente si pensa anche all'origine di questo difetto ci sia un'interazione tra una predisposizione genetica (spesso un balbuziente ha un parente balbuziente) e fattori ambientali scatenanti. Ad esempio in bambini geneticamente predisposti, un fattore ambientale scatenante può essere l'avere una madre troppo ansiosa, o avere genitori che quando parlano non scandiscono bene le parole o non fanno finire le nfrasi al bambino. La balbuzie può essere trattata mediante la logopedia o mediante corsi specializzati spesso tenuti da ex-balbuzienti dove si insegnano diverse tecniche per controllare la disfluenza. Utile è anche una terapia psicologica per via dei complessi che si sviluppano nel tempo. News da martedì 15 giugno 2010
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