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Iodio? Meglio prenderlo a tavola

by Direzione | lascia un commento

Quante volte ci siamo sentiti dire che “il mare fa bene alla salute perché puoi respirare tanto iodio”? Tutto vero, per carità. Ma c’è un modo per fare il pieno di iodio in modo ancora più efficace dell’aerosol marino. Qual è? Semplice: la tavola. Una dieta adeguata permette infatti di assumere più iodio che in qualunque altro modo.

 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Secondo Giorgio Iervasi, medico dell´Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, “il mare e l´inalazione naturale dello iodio fanno senz´altro bene, così come le passeggiate in riva al mare possono contribuire alla cura di malattie dell´apparato respiratorio quali bronchiti e sinusiti. Va ricordato però che lo iodio è un elemento volatile, parzialmente solubile in acqua e, come tale, evapora. Per coloro che vivono e lavorano nelle zone di mare, la quantità di iodio assorbita dall´organismo deve comunque essere integrata con il cibo”.

 

Le principali fonti di iodio nel cibo

Lo iodio viene regolarmente captato da alcuni organi e rimesso in circolo, principalmente dalla tiroide (il 60-70% dei suoi ormoni, tiroxina T4 e triodotironina T3, sono costituiti da iodio), ma anche dalla mucosa gastrica, dalle ghiandole mammarie e salivari, che hanno la funzione di veri e propri depuratori.

“L´organismo, per poter funzionare bene, ha bisogno di assumere una certa quantità di iodio anche dall´esterno”, dice ancora il ricercatore dell´Ifc-Cnr, “circa 150-200 microgrammi al giorno, pari alla quantità che quotidianamente eliminiamo con le urine. L´apporto principale si ha con l´acqua, con gli elementi addizionati di iodio, come il sale, e con l´assunzione di alimenti che lo contengono: pesci (orate, branzini e saraghi), mitili (ottimi filtratori dell´acqua di mare), crostacei e molluschi. I pesci dei mari del Nord, come la platessa, ne sono tra i più ricchi in assoluto: 100 grammi possono contenere oltre 500 microgrammi di iodio”.

 

La carenza di iodio

La carenza di iodio, con la conseguente ipofunzione tiroidea, è una delle patologie reversibili più comuni nel mondo che, se non curata, può degenerare nell´ingrossamento del volume ghiandolare tiroideo, gozzo, e soprattutto nel deficit di sviluppo psicofisico del bambino: il cosiddetto cretinismo da carenza iodica è una forma di deficienza intellettiva largamente diffusa specie nei paesi con scarsa sorveglianza medico-sanitaria.

Una dieta ricca di pesce, sommata, quando possibile, all´antico rimedio delle nonne, lunghe passeggiate in riva al mare, in questi casi è la miglior medicina.


Tag:#iodio #pesce #mare #dieta #enerzona


Fonte:www.staibene.it






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