Fare finta di digiunare per vivere più a lungo
| Qualche tempo fa, il nostro Direttore Responsabile Pigreco ha scritto un editoriale su un particolare protocollo di digiuno intermittente, oggi torniamo in argomento con qualcosa di simile. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica «Cell metabolism» descrive gli effetti di quello che i ricercatori chiamano FMD, sigla che in inglese sta per Fasting Mimicking Diet, ovvero “dieta che mima il digiuno”. Lo studio è molto ampio e copre esperimenti in vitro su lievito, in vivo su topi e anche un’applicazione clinica su esseri umani, quest’ultima dai numeri ridotti ma con risultati significativi. Sul lievito, i ricercatori mostrano come le cellule della coltura reagiscono quando vengono periodicamente ridotte alla fame: Saccaromyces cerevisiae (il comune lievito da birra) risulta più resistente a fattori di stress e più longevo. I risultati sui topi sono i più completi dello studio e riguardano un gran numero di dati: il grasso viscerale diminuisce, le molecole proinfiammatorie diminuiscono, gli organi interni non risentono negativamente della dieta particolare, le funzioni cognitive migliorano, la durata della vita media cresce e cresce anche la resistenza allo sviluppo di tumori. Per quanto riguarda lo studio sugli esseri umani, il dettaglio del protocollo prevede una dieta da seguire per cinque giorni al mese consecutivi per tre mesi con un contenuto calorico compreso tra il 34% e il 54% del normale introito quotidiano, a basso contenuto di carboidrati e proteine e con la maggior parte delle calorie derivate dai grassi. I partecipanti, come dicevo poco sopra, non sono stati molti; alla fine dell’esperimento si sono raccolti i dati di 19 persone ma sono stati sufficienti per uno studio pilota che mostra, come nei topi, netti miglioramenti nella forma fisica (minore percentuale di grasso viscerale rispetto al controllo), nei livelli di molecole proinfiammatorie e nei livelli di rischio cardiometabolico. Tra le dichiarazioni di conflitti di interesse vediamo la presenza del dottor Valter Longo, ultimo nome dello studio, cofondatore dell’azienda che ha sponsorizzato l’esperimento, ma si dichiara anche che nessun altro dei ricercatori ha alcun conflitto di interesse. Seguendo quello che disse Pigreco mesi fa nel suo editoriale, sembrerebbe quindi un ottimo modo per risolvere un problema in un momento specifico, ma anche io dubito che una dieta fatta in questo modo possa essere un modello stabile di alimentazione e potrebbe portare a effetti yo-yo indesiderati. Inoltre, nello studio non si fa cenno alla massa muscolare dei soggetti, ed è un peccato perché misurandola si avrebbe ottenuto un parametro fisico in più, valido per giudicare questo protocollo da più punti di vista (anche se nei topi si mostra un aumento delle molecole che promuovono lo sviluppo muscolare).
Fonte: Brandhorst S, et al. — A Periodic Diet that Mimics Fasting Promotes Multi-System Regeneration, Enhanced Cognitive Performance, and Healthspan — Cell Metab. 2015 Jun 17. pii: S1550-4131(15)00224-7. doi: 10.1016/j.cmet.2015.05.012 Fonte:www.lascuoladiancel.it
News da venerdì 03 luglio 2015
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