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Gli ellagitannini
by Direzione |
Pubblichiamo oggi il contributo della dottoressa Livia Diotallevi, Biologo Nutrizionista, sugli ellagitannini  Elaborazione grafica di Gianluigi Marabotti Gli ellagitannini fanno parte dei tannini idrolizzabili e sono presenti solo in alcuni alimenti quali more, lamponi, fragole, mirtilli rossi, alcune varietà di noci e nella buccia del melograno. Queste sostanze hanno numerose proprietà benefiche per il nostro organismo e su queste si è concentrata l’attenzione degli studiosi negli ultimi anni. - Azione antinfiammatoria e antiossidante. Recentemente è stato condotto uno studio dall’Università di Milano in collaborazione con il centro San Michele all’Adige su estratti di more e di lamponi ottenuti con strumenti molto sofisticati. Tali estratti sono stati caratterizzati nei loro principi attivi (gli ellagitannini) e testati prima in vitro su colture cellulari e poi in vivo su topi. Si è scoperto che gli ellagitannini non sono idrolizzati a livello dello stomaco ma nell’intestino, dove viene liberato acido ellagico. Tuttavia è proprio nella forma non modificata che essi proteggono lo stomaco dalle infiammazioni e dalle ulcere. Effetti positivi sull’infiammazione gastrica si sono avuti con una quantità minima di ellagitannini corrispondenti a circa 150 gr di more o lamponi1.
- Probabile azione antitumorale. Gli ellagitannini idrolizzati a livello intestinale liberano acido ellagico. Alcuni studi condotti in vitro su colture cellulari suggeriscono che da questo derivi un metabolita, l’urolitina A, capace di inibire la proliferazione cellulare e lo stress ossidativo in cellule derivate da carcinoma epatocellulare. Questa sostanza potrebbe essere utilizzata in futuro proprio per la prevenzione e il trattamento di questo tipo di tumore2.
- Azione neuroprotettiva. I metaboliti derivati dagli ellagitannini estratti dal melograno, le urolitine, hanno mostrato in vitro effetto di protezione contro il morbo di Alzheimer, impedendo la formazione di fibrille amiloidi3.
Alla luce di questi studi, che saranno sicuramente approfonditi in futuro, è bene arricchire in questo periodo la nostra dieta con noci e melagrane, per poi continuare in base ai mesi e alle stagioni con fragole, more, mirtilli e lamponi. Dottoressa Livia Diotallevi Fonti: - Sangiovanni E., et al. — Ellagitannins from Rubus Berries for the Control of Gastric Inflammation: In Vitro and In Vivo Studies — PLoS One. 2013 Aug 5;8(8):e71762. doi: 10.1371/journal.pone.0071762
- Wang Y., et al. — In vitro antiproliferative and antioxidant effects of urolithin A, the colonic metabolite of ellagic acid, on hepatocellular carcinomas HepG2 cells — Toxicol In Vitro. 2015 Aug;29(5):1107-15. doi: 10.1016/j.tiv.2015.04.008
- Yuan T., et al. — Pomegranate’s Neuroprotective Effects against Alzheimer’s Disease Are Mediated by Urolithins, Its Ellagitannin-Gut Microbial Derived Metabolites — ACS Chem Neurosci. 2015 Nov 17
Fonte:http://www.lascuoladiancel.it/
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